giovedì 5 maggio 2011

Il leghista si vergogna della sua gente? E noi ci vergognamo di lui .

L'opportunità è il momento scelto per dare attuazione ai propri pensieri. Per concretizzare un'idea, un'intuizione. O magari per risparmiarsela, perchè manifestamente una stupidaggine. Una riflessione d'obbligo dopo che il deputato leghista Fava, candidato alle provinciali mantovane, ha detto di vergognarsi di abitare a Viadana. E non in virtù di una macchia su quel comune, o per un'evidente macigno ideologico che pesa come cemento armato sulla sua coscienza di leghista esemplare. O perchè si è reso conto che il suo leader nazionale continua a dire baggianate e a fare marce indietro su tutto, o perchè non sopporta che Borghezio sia così inopportuno, e faccia fare all'Italia una figura mediocre (o anche meno). Ma, udite udite, solo perchè «la gente ha fischiato alla Ministra dell'istruzione Maria Stella Gelmini».
Con tutto il rispetto per chi siede nel dicastero che fu di Gentile, Moro, Spadolini, Berlinguer, Medici e Segni, tanto per citare solo alcuni predecessori dell'attuale, qualche fischio non ha mai fatto male a nessuno. Persino il ministro La Russa, per consolare la Gelmini, è stato fischiato da qualche sparuto contestatore sotto la Camera giorni fa. O a Torino in occasione della festa dell'esercito, dove in teoria avrebbe giocato in casa.
Poi è chiaro che se gli illustri ministri della repubblica italiana non sono molto avvezzi al fischio, in quanto anelano solo al concetto metafisico dell'approvazione, un metodo scientifico per evitarli ci sarebbe. Basterebbe rileggersi Franco Sacchetti: «A molti è nuociuto il favellare. Il tacere mai nocque ad alcuno». Ditelo all'onorevole Fava.(
www.ilfuturista.it)

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