venerdì 15 aprile 2011

Firme false liste pro Formigoni: 10 indagati

La Procura di Milano, dopo un anno di indagini, parla di "prove granitiche" che attesterebbero la falsità di almeno 700 firme tra quelle raccolte per il sostegno della lista di Roberto Formigoni alle ultime elezioni regionali

Sarebbero tra le 700 e le 800 le firme false presentate a sostegno della lista con cui Roberto Formigoni si è candidato alla presidenza della Regione Lombardia. Questo quanto risultato dalle indagini della procura, che ha affermato di avere raccolto “prove granitiche” e ha deciso di indagare dieci persone, tra consiglieri comunali e provinciali, per falso ideologico. Un reato che riguarderebbe, oltre alla lista pro Formigoni, anche il listino provinciale milanese del Popolo della Libertà - Berlusconi per Formigoni.

Sembra dunque avere avuto buon esito il ricorso presentato dal Partito Radicale che, proprio per non essere riuscito a raccogliere le firme necessarie, era stato escluso dalla tornata elettorale regionale. “Quelle firme sono false” avevano tuonato Pannella e i suoi, affermando di avere le prove che almeno 500 firme “formigoniane” erano falsificate.

Le firme presentate dai sostenitori della lista “Per la Lombardia” erano state 3.800, ben superiori a quelle richieste (3.500). Ma qualche sospetto l’aveva destato il fatto che alcune firme sembravano vergate dalla stessa mano. Da qui il lungo e certosino lavoro di ricerca della Procura milanese che da un anno a questa parte, ha convocato tutti i citati nei fogli consegnati dai sostenitori di Formigoni. In molti hanno negato di avere apposto la propria firma, mettendo nei guai coloro che le hanno vidimate certificandone la validità. Tra loro due consiglieri provinciali, Barbara Calzavara e Massimo Turci.

Grande soddisfazione per Marco Cappato, esponente radicale che ha condotto questa battaglia fin da subito: “Alla fine i falsi erano anche di più di quelli da noi evidenziati. Si tratta di una truffa elettorale che, per noi, configura il reato di associazione per delinquere contro i diritti civili e politici dei cittadini”.(www.milano.virgilio.it)

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