Futuro e liberta', in linea con le decisioni assunte dalle altre forze del Terzo polo, non appoggera' nessuno dei candidati ai ballottaggi delle elezioni amministrative: questa la conclusione della relazione del vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, che e' stata messa ai voti al termine dell'assemblea nazionale di Fli e approvata all'unanimita' (Urso e Ronchi sono usciti prima del voto).
"Milano e Napoli - ha detto Bocchino - sono questioni politiche nazionali. Ha perso il Pdl, ma ha perso anche il Pd.
Noi esprimiamo la nostra liberta' di voto non come concetto astratto, nel senso che nessun dirigente puo' dire voterei per gli uni o per gli altri perche' sono uguali". Secondo Bocchino, a Milano "abbiamo assistito al fallimento del berlusconismo", mentre a Napoli "si e' di fronte alla scelta tra il giustizialismo dipietrista da una parte e la scelta di Lettieri che e' l'uomo di Cosentino che la procura di Napoli insegue per rapporti con la camorra". Per questo, ha concluso Bocchino, la linea del partito e' che "non si dara' nessun appoggio ai candidati delle due coalizioni che correranno i ballottaggi".
"Da questa assemblea esce un partito coeso e unito che sara' determinante nelle prossime sfide elettorali". Lo dice il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, chiudendo l'assemblea nazionale di Futuro e liberta'. Con un chiaro riferimento a quanti, all'interno di Fli, hanno espresso critiche alla linea del partito nelle ultime settimane, Bocchino ha aggiunto: "invito tutti gli osservatori a considerare che da questo momento i comunicati stampa non si devono contare, ma pesare".
Secondo Bocchino durante l'assemblea, cui ha partecipato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, "si e' cancellato in un solo colpo tutto quanto e' stato scritto sulla storia politica di Fli da Milano ad oggi e tutte le polemiche".
I due 'dissidenti' di Fli, Adolfo Urso e Andrea Ronchi, hanno lasciato l'assemblea nazionale del partito prima del voto che dovra' esprimere il suo appoggio alla relazione di Italo Bocchino che chiede che Fli non si apparenti con nessuno dei candidati al ballottaggi delle amministrative. Nessuno dei due ha voluto rilasciare dichiarazioni ai cronisti, Urso si e' limitato a dire: "quello che dovevo dire l'ho gia' detto, qui del resto si ratificano decisioni annunciate tre giorni fa: scelgo di restare in silenzio per non alimentare polemiche e parlero' dopo i ballottaggi".
"Berlusconi ha inquinato il centrodestra italiano, noi non stiamo con chi disdegna la legalita' e il merito e con chi si allea con una forza antinazionale come la Lega". Lo ha detto il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, durante la sua relazione all'assemblea nazionale del partito. Prima di ribadire la linea di Fli e del Terzo polo, ovvero di non appoggiare nessun candidato ne' di centrodestra ne' di centrosinistra ai ballottaggi, Bocchino ha duramente criticato sia la politica del governo che, in particolare, la figura del premier.
"Le amministrative - ha detto - in particolare a Milano hanno dimostrato che le elezioni sono state perse dalla deriva estremistica di Berlusconi e Bossi che noi avevamo denunciato con il nostro strappo. I milanesi hanno detto no a Berlusconi e ai manifesti di Lassini perche' non ritengono brigatisti i giudici. A Napoli invece - ha continuato Bocchino - ha perso un altro aspetto del berlusconismo, quello del 'ghe pensi mi'.
Senza Fini e Casini - ha proseguito - Berlusconi non vincera' mai piu' perche' lui non e' l'incarnazione dell'anima moderata, ma e' un imprenditore che in quanto tale non puo' essere democratico ma e' monocratico".
"Fini - ha aggiunto il vicepresidente di Fli - aveva avvertito Berlusconi che con quella politica non ci avrebbero votato piu' e per molto tempo lo stesso Fini ha coperto Berlusconi nei suoi eccessi. Ma adesso i moderati quell'estremismo non lo seguono piu'". Secondo Bocchino infine il risultato del primo turno delle amministrative e' stato "importante": "abbiamo superato la fase della sopravvivenza, saremo indispensabili e in una terza tappa arriveremo ad essere protagonisti. I veri vincitori delle prossime elezioni saremo noi e i nostri voti saranno a disposizione di chi vuol fare un governo per cambiare il paese". .(www.agi.it)
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